sabato 27 novembre 2010

La prima neve!




Ieri a Varese sono caduti i primi fiocchi di neve,
e, naturalmente, non ho perso l'occasione di
scattare alcune foto in giardino...


























La cosa straordinaria è che, dopo la nevicata notturna,
ieri sera il cielo era così.....







Felice week end a tutti!

sabato 20 novembre 2010

Tre quaderni neri ed un libro di poesie.




Questo piovoso sabato di Novembre, mentre in città si comincia a respirare l'atmosfera natalizia, io ho deciso di mettere un pò di ordine in quello che considero il mio rifugio/laboratorio.
Tra i tanti cimeli raccolti, mi sono tornati tra le mani alcuni quaderni ed un piccolo libretto di poesie in francese, trovati nei miei giri per i vari mercatini dell'usato.







Non sempre acquisto qualcosa per "rimetterlo a posto" o decorarlo, anzi... la maggior parte delle volte lo faccio perchè, in quel momento, ciò che vedo ispira la mia immaginazione oppure  perchè mi dispiace lasciarlo lì, quasi come se quell'oggetto avesse un'anima...











A volte, ciò che mi colpisce è "semplicemente" una poesia.....






Felice domenica a tutti :)

mercoledì 17 novembre 2010

Una stella di terracotta, aspettando il Natale




Care amiche e cari amici, in attesa del prossimo Natale, ho pensato di condividere con voi un lavoro che ho realizzato per la rivista "Laboratorio di découpage"  numero 23 del gennaio 2007. La tecnica presentata è il classico decapè,  con una variante: non a due colori a contrasto, bensì a TRE.

Ecco di seguito la spiegazione, la stessa apparsa sulla rivista:


"Sono una grande frequentatrice dei mercatini dell’usato e proprio in uno di questi ho trovato, tempo fa, un piatto in terracotta a forma di stella che nessuno utilizzava più. Ho deciso di acquistarlo e di farne un centrotavola in stile tipicamente natalizio.

Come sfondo per questo lavoro ho pensato di creare un effetto decapé utilizzando i colori del  Natale: l’oro ricco, il verde scuro e il rosso.
Passando alla realizzazione del lavoro, dopo aver messo a bagno il piatto per alcune ore ed averlo fatto asciugare, ho passato due mani di gesso acrilico con un pennello piatto n. 8 e ho atteso la completa asciugatura.
Ho poi steso una mano di oro ricco utilizzando una spugnetta in gommapiuma in modo da rendere uniforme la superficie ed ho lasciato asciugare. Quando il piatto era completamente asciutto, ho passato una candela bianca sui punti maggiormente soggetti ad usura come i bordi e le parti più esterne. Ho eliminato i pezzetti di cera eccedenti e ho steso su tutto il piatto una mano di colore acrilico verde scuro, avendo cura di lasciare asciugare perfettamente.
Con una carta abrasiva a grana grossa ho carteggiato tutto il piatto facendo in modo che il colore verde si staccasse nei punti precedentemente trattati con la candela.
Ho quindi ripetuto questa fase (candela, colore acrilico e carteggiatura) anche con il colore rosso così da dare l’effetto dello trascorrere del tempo su tutto il lavoro.


A questo punto ho disegnato a mano libera un fregio su ogni punta della stella che ho poi riempito con il colore oro utilizzato per il fondo e servendomi di un pennellino da ritocco.
Ho quindi proceduto con l’incollaggio dei ritagli: dapprima li ho immersi in un contenitore con dell’acqua per far rilassare le fibre della carta, li ho tamponati tra due fogli di carta assorbente e ho passato un leggero strato di colla vinilica diluita sul retro e poi su tutto il lavoro, comprese le parti libere.
Ad asciugatura avvenuta, ho proceduto con l’annegamento stendendo diverse mani di vernice all’acqua opaca e carteggiando con carta abrasiva n. 600 bagnata solo dopo essermi assicurata che lo spessore sufficientemente alto della vernice avrebbe protetto i ritagli da eventuali graffi.
Ho poi alternato verniciatura e carteggiatura fino al completo annegamento dei ritagli."



Di seguito, i vari passaggi del lavoro:































Materiale necessario:

- un piatto in terracotta a forma di stella;
- gesso acrilico;
- 2 pennelli piatti n. 8 e un pennellino da ritocco;
- carta abrasiva a grana grossa e fine;
- vernice all’acqua opaca;
- carta da decoupage con angeli;
- colori acrilici rosso, verde scuro e oro ricco;
- colla vinilica diluita;
- forbicine a lama curva.
- 1 candela,
- guanti in lattice.




Il lavoro ultimato.

Spero vi piaccia :-)
Vi auguro una buona giornata!

martedì 16 novembre 2010

Caro diario....





Ricordo che, da piccola, tenevo più o meno quotidianamente, un piccolo diario rosa sul quale descrivevo la mia vita di allora: quando mi capita di rileggerlo, provo una grande tenerezza e, forse,  un po’  di nostalgia.

E’ stato abbastanza naturale, quindi, decidere di creare questo blog, attraverso il quale posso parlare di ciò che mi piace, del mio lavoro (più che altro, si tratta di  una vera passione!) e condividerlo con voi.

Oltre al "diario segreto" degli adolescenti, munito di chiave e lucchetto, ne esistono di diversi tipi: il taccuino di viaggio, ad esempio, tanto in voga nell’ottocento tra i viaggiatori inglesi nel loro Grand Tour in Europa (ed, in particolare, in Italia); il diario di bordo; quello di scuola, con le materie ed i compiti da fare ed, infine, il diario degli appunti, come quello che mia madre usa tuttora per le sue ricette, e che si chiude con l’elastico per far sì che i foglietti non svolazzino per casa.

In un mercatino dell’usato, ho trovato di recente un bellissimo quaderno con la copertina nera e le pagine ingiallite sul quale un attore scrisse, tanti anni fa, il copione di un’opera teatrale, in bella grafia e con le annotazioni personali a margine.  

Io penso che un diario, e quindi anche un blog, sia un modo per esprimere sé stessi e lasciare un segno di noi, delle nostre esperienze….qualcosa che, oltre alle fotografie, serva a ricordare i momenti importanti della nostra vita che, altrimenti, andrebbero persi.

venerdì 12 novembre 2010

Una porta....e i colori del mare.





Con questo lavoro, ho immaginato che,
 attraverso la porta d'ingresso
 di un'abitazione di città, 
si potesse accedere direttamente alla spiaggia,
dando così, a chi vi abita, 
l'idea del mare, del sole e della sabbia
ogni giorno dell'anno...












particolare del corallo dipinto con colori acrilici




mercoledì 10 novembre 2010

I colori del mio giardino




















martedì 9 novembre 2010

Teddy Bear, la storia di un orsetto





Uno dei giocattoli più amati dai bambini è senza dubbio il Teddy Bear: chi non ha mai coccolato questo simpatico orsacchiotto o non si è addormentato in sua compagnia?

Pochi, però, conoscono la sua storia che risale al lontano 1902, quando l’allora presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosvelt, si fece ritrarre in una vignetta del Washington Star mentre si rifiutava di uccidere un orso bruno, messo a disposizione (prelevato da una gabbia, è il caso di dire) dai suoi solerti collaboratori, dopo che la vera battuta di caccia risultò infruttuosa. 


Questa vicenda ispirò un creatore di giocattoli, tale Morris Michtom, della Ideal Toys Corporation, il quale creò un orsacchiotto che, con l’autorizzazione di Roosvelt, chiamò appunto Teddy Bear (Orso Teodoro).




Da allora, l’entusiasmo per questo simpatico orsetto ha raggiunto proporzioni tali da diventare un business mondiale.
A lui sono dedicate fiere,  musei ( soprattutto in Inghilterra) e  due riviste specializzate, Teddy Bear Times e Teddy Bear Magazine.


Gli esemplari d’epoca sono presentati ad aste prestigiose e possono raggiungere cifre da capogiro.
Una storia davvero interessante per il nostro peluche,  forse il nostro primo compagno di giochi.